I brividi di Valderice

01.03.2023

Un giallo tragicomico, con i sapori della cucina siciliana, ambientato a metà degli anni Sessanta in un paesino alle falde del Monte Erice.

I brividi di Valderice

Questo libro è il seguito di Al sicuro dai sicari, sempre con protagonista Ciccillo Grimaudo, ormai divenuto una sorta di eroe nazionale per via della vicinanza alla soubrette Raffa Bellanima.

Le invidie, però, portano sempre guai e il nostro malcapitato torna a imbattersi nei due killer palermitani che, ancora una volta, ne combinano una più del diavolo. Per non parlare della moglie del sindaco di Valderice, la prosperosa e ambiziosa Maddalena Candela, che viene a complicare vieppiù la faccenda. 

Per fortuna, il pigro, arrogante, nevrotico commissario Lombardo ci metterà a modo suo una qualche pezza. Senza scrupoli, vero, ma, in fondo in fondo, molto in fondo, con un cuore d'oro.

Sono sincero, a me scrivere Al sicuro dai sicari e I brividi di Valderice ha divertito moltissimo e ho continuato a farlo per regalarmi autentici momenti di buon umore.

Certo, la trama è surreale e può urtare veristi e realisti ma, vi assicuro, che in quegli anni Sessanta, con l'avvento della televisione e dei fotoromanzi, di sogni avevamo imparato a farne parecchi. Ognuno di noi, soprattutto quelli al tempo più giovani, di fantasticherie per Raffaella Carrà, Dio l'abbia in gloria, e gli eroi di Canzonissima (le sfide tra Morandi, Claudio Villa e Massimo Ranieri disegnavano eserciti di cantori e sostenitori) ce ne regalavamo anche a occhi aperti, e senza falsi pudori.