Andrea Camilleri, La linea della palma
Un tributo al grande Maestro: il racconto della sua vita

Il Maestro si racconta
Questa è la prima recensione del blog e non potevo che dedicarla ad Andrea Camilleri. Sia subito chiaro, in questo libro intervista del giornalista Saverio Lodato, pubblicato da Mondadori nel 2020, il vero protagonista è Il Maestro, morto nel luglio del 2019, e non il suo personaggio più famoso e, fatemelo dire, invadente, quel commissario Montalbano ormai nelle librerie e nelle videoteche di moltissimi italiani e stranieri.
La maestria di Camilleri è anche nel raccontarsi, nel parlare della sua vita, delle persone che ha conosciuto, dei drammi e delle porcherie con cui ha dovuto fare i conti: il fascismo, la mafia, la politica fatta di tornaconti personali, la corruzione.
Una vita, credo, da grande esploratore dell'animo umano, senza preconcetti. Ma, soprattutto, da uomo che ha molto pensato, riflettuto, rimuginato per poi dare a questo grande albero di esperienza il frutto di personaggi che sanno della vita di ognuno di noi, delle nostre debolezze e dei nostri slanci.
Questo libro non è solo autobiografia, è anche una sorta di pamphlet politico, di visioni ideali spiegate con lucidità e stimolate sapientemente dall'intervistatore.
Forse la linea della palma, quell'invasione sottile e subdola di malaffare e mafiosità si sta sempre più dilatando, ma Camilleri si fa carico anche di un messaggio di speranza rivolto ai giovani, al loro diritti di sbagliare provando a realizzare in qualche modo i loro sogni. Già, ma esistono ancora giovani sognatori con purezza d'animo e ideali sinceri di democrazia, fratellanza e libertà?