Il tappeto blu di Istanbul

01.03.2021

Il tappeto blu di Istanbul è stato il primo romanzo che ho pubblicato in self publishing su Amazon e Kindle. E' una storia drammatica che attinge dai miei 6 anni trascorsi a Istanbul, in Turchia, dove avevo vissuto dirigendo Fox Turkey e portando quel canale in chiaro ad essere il più visto del paese.

Dico subito che fatti e personaggi narrati non sono reali ma liberamente ispirati da quanto in quegli anni era accaduto in Turchia: l'avvento di Erdogan, i fatti di Gezi Park, la crescita economica e l'espansione edilizia che cominciavano a cambiare il profilo di una città affascinante e complessa come Istanbul.

La vera protagonista della storia è Ninive, la figlia amata e mai dimenticata di Sergio, un manager come ce ne sono tanti, risoluto e determinato nel lavoro, contraddittorio e infelice nella vita privata. 


L'incipit del libro

Era venerdì sera e tra un paio di settimane sarebbe stato Natale. Sergio si trovava ancora in ufficio e, prima di ritornare a casa, stava cercando di mettere ordine tra le carte sparse sul suo tavolo.

Spostò qualche documento in un cassetto della scrivania, esaminò delle stampe che gli parvero divenute inutili ma, visti certi contenuti confidenziali, decise di andare a distruggerle piuttosto che cestinarle.



Dal capitolo 1

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Come marito e padre ci aveva saputo fare poco; il suo talento, se ne aveva qualcuno, era altro. Capacità mnemoniche? Analisi finanziarie? Logica formale? Determinazione, si diceva, determinazione sino al cinismo. "La cosa va fatta, e devo farla presto e bene!". Tutte cose che con la sfera sentimentale avevano poco a che fare.

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Jack parlò, come al solito, continuando a fare qualcos'altro: aveva intelligenza in esubero da non poterne limitare l'uso ad una sola cosa alla volta.

<<Hai fatto un buon lavoro in quei cazzo di paesi dove sei stato. Sei stato il migliore. Me ne ha parlato Paul e ti vuole per un nuovo incarico. Ci serve qualcuno in Turchia, quattro mesi, non più di sei. Lì controlliamo una stazione televisiva nazionale. Te ne dovrai occupare a tempo pieno e dare una mano a Paul, nel frattempo faremo la selection di un general manager locale. Quello attuale non funziona. Ci serve dare un'occhiata inside, capire se i problemi sono troppo grossi, se dobbiamo chiudere o andare avanti. Pensaci e lunedì mi dici se accetti.>>

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<<Mi organizzo, mia figlia è grande ormai, pensa che domani compie vent'anni. A parte una settimana in montagna, mi basterebbe un week end al mese in Italia; che ne dici>>.

<<Non c'è problema>>.

<<Ok, grazie per la fiducia>>.


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